Acqua di rugiada è un progetto basato su innovazione tecnologica e spirito di servizio. Si tratta di una stazione autonoma in grado di produrre acqua dall’atmosfera per generare un liquido con forte potere disinfettante e capace di potabilizzare grandi quantità di acque.
Il progetto nasce dall’idea del Lions Club Bosco Marengo Santa Croce di abbinare le tecnologie sviluppate da due dinamiche PMI piemontesi, RTP di Novara e Bioredox di Asti. A garanzia della validità tecnico-scientifica dell’iniziativa, collaborano l’Università del Piemonte Orientale e AMAG Reti Idriche. Il finanziamento del Comitato per le iniziative di solidarietà dell’Egato6 Alessandrino dà “gambe” all’idea. Si tratta di un progetto sperimentale e innovativo, tant’è vero che è stata depositata nel novembre 2017 una domanda di brevetto per invenzione industriale. Un ulteriore elemento dà valore a questo percorso: la creazione e il supporto a una start up che gestirà l’intero progetto e la commercializzazione di questa e ulteriori, nuove tecnologie.
Ma come funziona la stazione mobile?
La produzione di acqua pura avviene attraverso un gruppo frigo, opportunamente studiato per avere il massimo rendimento nella condensazione del vapore d’acqua atmosferico. Un sistema di controllo valuta la temperatura e l’umidità atmosferica, tenendo conto del punto di rugiada. L’acqua raccolta viene trasformata in liquido disinfettante (anolita) o in liquido detergente (catolita) grazie alla tecnologia ECA (Electro Chemical Activation, attivazione elettrochimica). ECA necessita unicamente di acqua pura, sale da cucina e corrente elettrica e si basa su un processo di elettrolisi, consistente nel passaggio di corrente elettrica ad alto amperaggio ma a basso voltaggio attraverso una soluzione salina. I liquidi prodotti sono altamente reattivi e in grado di distruggere completamente batteri, spore, virus, muffe, lieviti, funghi, biofilm, cattivi odori. L’anolita sostituisce il cloro e i suoi derivati come l’ipoclorito di sodio, attualmente usati nella potabilizzazione e nella depurazione, i cui residui sono nocivi per l’ambiente. Per l’unità mobile Acqua di rugiada verrà costruita una apparecchiatura ECA apposita, in grado di produrre 105 litri/ora di anolita. Sarà possibile trasportare la stazione mobile, installata in un container, su carrello o su furgone. L’unità mobile sarà dotata di un impianto fotovoltaico (500- 600 kWp), di un addolcitore dell’acqua e di un kit per le analisi dell’acqua.
L’apparecchiatura sarà completamente autonoma in qualsiasi situazione di emergenza. Il primo prototipo viaggerà verso la Cambogia e verrà utilizzato presso gli acquedotti di Staung e Taing Krasaing che servono più di 21.000 persone. Nella stessa area, la cooperazione alessandrina ha dotato di pozzi le famiglie dei villaggi più isolati, non raggiunti dalla rete. La fase di realizzazione e di test di Acqua di rugiada inizierà nel gennaio 2019. In autunno, si prevede una missione tecnica per l’avvio del macchinario e per la formazione dei tecnici cambogiani, con cui l’équipe del progetto è in costante contatto.