AMAG Reti Idriche SpA è la società del Gruppo AMAG che gestisce il Servizio Idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) in una vasta area tra l’Alessandrino, l’Acquese, la Valle Bormida e la Langa Astigiana. AMAG è presente sul territorio dal 1976 ed è una società interamente pubblica, partecipata da 56 Comuni e 1 Comunità Montana.
Mediante, 83 pozzi, 1152 km di reti di distribuzione e 52.000 utenti allacciati, AMAG Reti Idriche è in grado
di soddisfare il fabbisogno idrico di circa 157.000 abitanti



La pressione di rete varia dai 3,5 bar. per le zone di pianura ai 75 bar. delle aree montane dell’Alta Langa.
In rete sono presenti 150 serbatoi con capacità di accumulo totale di 14.500 mc. di acqua.
I materiali di cui è costituita la rete sono principalmente:
L’approvvigionamento idrico avviene attraverso l’utilizzo di:

Alessandria, Serbatoio Idrico Via Don Bosco
L’acqua viene resa potabile tramite:
- 7 potabilizzatori
- 6 impianti a carboni attivi
- 10 impianti di trattamento chimico delle acque
(filtri con resine a scambio ionico)
La quantità di acqua immessa in rete in media è di 17,7 milioni mc/anno
Il prelievo dell’acqua può avvenire mediante pozzi o attraverso la captazione di torrenti o altri corsi d’acqua.
La realizzazione di un pozzo è preceduta da indagini idrogeologiche per verificare la disponibilità dell’acqua presente nel sottosuolo e la sua qualità. Si procede quindi alla trivellazione del terreno per raggiungere una o più falde acquifere situate a profondità diverse, con un diametro variabile tra i 60 e i 100 cm. Nel foro così ottenuto si inserisce un tubo d’acciaio, definito “camicia”, del diametro variabile tra i 20 e i 50 cm.
L’acqua prelevata viene sollevata attraverso una pompa sommersa e spinta all’impianto acquedottistico.
L’acqua captata dai pozzi è, nella gran parte dei casi, limpida e priva di sostanze nocive e viene pertanto sottoposta unicamente ad un processo di disinfezione, mentre l’acqua captata dai torrenti contiene materiale in sospensione e deve essere sottoposta ad un processo di “potabilizzazione” prima di essere immessa in rete e quindi distribuita.
Il processo di potabilizzazione
Il processo di potabilizzazione Avviene mediante diversi passaggi
- decantantazione; operazione che avviene in una grande vasca ove i fiocchi si depositano sul fondo e l’acqua limpida viene prelevata in superficie
- filtrazione; filtri a sabbia che trattengono i piccoli fiocchi sfuggiti al decantatore
- accumulo; filtrazione con carboni attivi e disinfezione finale con ipoclorito di sodio che fornisce la clorocopertura”, in grado di mantenere il potere disinfettante fino al rubinetto e di eliminare eventuali fenomeni di inquinamento che potrebbero verificarsi lungo la rete di distribuzione.
- captazione; tramite una prima filtrazione effettuata da una griglia, viene trattenuto il materiale grossolano in sospensione ed attuata una disinfezione primaria con biossido di cloro
- flocculazione; si tratta di un processo che, con l’utilizzo di un flocculante (policloruro di alluminio), ha lo scopo di aggregare tra loro le particelle di sostanze in sospensione creando dei “fiocchi”. Questa fase viene accelerata da un dispositivo che, mescolando l’acqua con i reagenti, favorisce la formazione dei fiocchi
La Rete Fognaria
La rete fognaria ha un’estensione di 560 km. I materiali di cui è costituita sono:

Alessandria, Depuratore Zona Orti
Gli impianti gestiti sono:
- 36 depuratori
- 160 fosse imhoff
La quantità media di acqua trattata è di 12.454.180 mc/anno
Le acque reflue vengono convogliate ai depuratori mediante la rete di fognatura, costituita dal complesso di canalizzazioni, generalmente sotterranee, destinate a raccogliere ed allontanare da un complesso urbano le acque superficiali (meteoriche, di lavaggio, ecc.) e quelle provenienti dalle attività umane in genere.
La rete di fognatura è articolata in tronchi tra loro connessi.
La rete di fognatura si definisce: a sistema misto (unitario) quando raccoglie nella stessa canalizzazione sia le acque di tempo asciutto sia quelle di pioggia a sistema separato se le acque di uso domestico (acque nere) vengono raccolte in una apposita rete distinta da quella che raccoglie le acque di scorrimento superficiale (acque bianche)
AMAG gestisce 50 impianti di sollevamento, di cui 30 monitorati a distanza mediante telecontrollo.